Recensione Italia a tavola
Un ristorante di classe, più che un’osteria, con una cucina di eccellenza nel salotto di Trapani. Una escalation galoppante per i due fratelli Enzo e Nicola Bandi che hanno iniziato 12 anni fa nella vicino Valderice
con una semplice gastronomia che piano piano è diventata anche trattoria. Cibi semplici ma già un’accurata ricerca delle materie prime migliori. Nicola è lo chef, del tutto autodidatta ma con una particolare propensione alla sperimentazione, al miglioramento e una spiccata attitudine a saper abbinare gli ingredienti in maniera equilibrata e a servirsi di tecniche di cottura più moderne, imparate studiando ed esercitandosi.
Ogni piatto in carta è il risultato di tante prove, di piccole evoluzioni per arrivare ad ottenere quello che lo chef si era proposto: piatti gustosi che siano un godimento per il palato oltre che ammirazione per la vista e tutto senza strafare. Enzo, decennale esperienza nella gestione di ristoranti di hotel 5 stelle, si occupa della sala, della comunicazione, dell’organizzazione, dei dettagli che si vanta essere tutti di loro creazione.
Enzo e Nicola Bandi
Nel dicembre del 2015 il grande salto, si trasferiscono a Trapani in via Garibaldi, la strada principale pedonale, ricca di palazzi ottocenteschi, il centro dello struscio cittadino, delle passeggiate dei turisti. Inoltre siamo nella parte iniziale, a pochi metri dal lungomare settentrionale dove non è difficile trovare un posteggio. I fratelli Bandi ristrutturano il locale, realizzandolo nei particolari su toni eleganti, 2 sale interne con 40 coperti più altri 25 nel dehors sulla strada, protetti da bianchi tendoni, ma per poter coccolare al meglio i clienti non ne accettano più di 50 che possono restare per tutto il tempo desiderato in quanto il servizio avviene in un unico turno. Praticamente le premesse ad un trattamento di classe ci sono tutte.
Nicola si affida agli ottimi prodotti del territorio, usando solamente quelli di stagione e non di serra, per esempio non troverete mai le melanzane in inverno. A forza di sperimentare si sente uno specialista dell’ardito abbinamento formaggio-pesce che sa dosare con maestria, creando piatti di personalità e di gusto. In questi giorni è uscito il menu estivo che comprende alcuni dei cavalli di battaglia, particolarmente apprezzati, ma che per adattarsi alla stagionalità subiscono qualche cambiamento di ingredienti, non sostanziale per non stravolgerne la tipicità.
Nicola Bandi
La carta è ben nutrita, con la possibilità quindi di spaziare secondo i propri gusti e curiosità, sono una decina di ricette per portata, inoltre 3 menu degustazione da 5 fino a 10 piatti scelti dallo chef. Il pesce la fa da padrone ma non manca la carne, specie a base di maialino nero dei Nebrodi. Tutto è fatto in casa, cominciando dai grissini e dal pane con farine di grani antichi siciliani.
Pane di casa
Il nostro percorso degustativo, illustrato da Enzo, perfetto anfitrione, è iniziato con un amuse bouche che si ispira al “pane cunzatu”, un panino tipico siciliano di grano duro con olio extravergine d’oliva, fette di pomodoro, filetti di acciuga sott’olio, scaglie di formaggio stagionato, origano, ecc. Nella rivisitazione diventa una crema di pane di grani antichi siciliani, acqua di pomodoro, sardina affumicata, polvere di olive, Tuma Persa grattugiata – uno dei più buoni ed esclusivi formaggi isolani – e aromi vari, una proposta che già preannuncia le qualità di Nicola, il suo estro spesso ispirato dal cibo della tradizione.
Pane cunzatu rivisitato
Il vero inizio con lo Sformatino di sarde, crema al parmigiano, gocce di Cerasuolo, che conferma la grande abilità dello chef che sa profondere notevole equilibrio al difficile abbinamento cacio-pesce.
Sformatino di sarde, crema al parmigiano, gocce di Cerasuolo
Altro antipasto di successo l’Arancina all’inchiostro di seppia, frutti di mare ed emulsione di ricci, un cibo di strada famosissimo ma interpretato in modo non convenzionale riuscendo ad esprimere gli intensi sapori del mare di Sicilia.
Arancina all’inchiostro di seppia, frutti di mare ed emulsione di ricci
Ci fanno assaggiare anche un Polpo grigliato su crema di patate al rosmarino, ciliegino confit e polvere di olive: i sapori dell’orto uniti alla consistenza marina del polpo.
Polpo grigliato su crema di patate al rosmarino, ciliegino confit e polvere di olive
Per primo una novità: Grano spezzato ai sapori mediterranei; grano duro siciliano Bidì tritato grossolanamente e risottato in brodo di pesce, guarnito in uscita con frutti di mare scottati e cappero candito. Un piatto che si ispira al couscous, uno dei piatti più famosi della cucina trapanese, interpretandolo con originalità.
Grano spezzato ai sapori mediterranei
Per secondo il Tonno scottato glassato al miele di ape nera sicula con confettura di cipolla e croccante di mandorle, tonalità suadenti per avvolgere il gusto deciso del pesce.
Tonno scottato glassato al miele di ape nera sicula con confettura di cipolla e croccante di mandorle
Altro secondo uno spettacolare piatto: l’Insalata di mare tiepida su crema di patate, finocchi e zenzero, affumicata all’alloro, che arriva immersa nel fumo sotto una piccola cloche di vetro: oltre a godere l’occhio gode il palato.
Insalata di mare tiepida su crema di patate, finocchi e zenzero, affumicata all’alloro
Un dolce, Il limone si è fatto in tre: il limone interpretato come gelo, croccante e crema, equilibratissimo dessert che pulisce e conforta la bocca.
Il limone si è fatto in tre
Poi il Cannolo a modo dello chef con la scorza a forma di due dischi che racchiudono la crema di ricotta ovina, un must della pasticceria siciliana reso sbarazzino.
Cannolo a modo dello chef
Abbastanza fornita la cantina con prevalenza di vini isolani ed una carta originale dove Enzo si è inventato una simbologia efficace che ne illustra le principali caratteristiche. Appena finito di cucinare, Nicola ed Enzo girano per i tavoli per raccogliere i commenti, in genere entusiasti, e per rispondere alle curiosità degli avventori.
L’Osteria Il Moro si esprime con una tavola appagante, un servizio accurato, un’eleganza che mette a proprio agio.